GIOCHI PARALIMPICI PARIGI 2024, GIORNO 8: ORO BELL'ATLETICA, ARGENTO E BRONZO CICLISMO

Trionfo di Oney Tapia nel disco F11. Nel ciclismo, bronzo Luca Mazzone e Ana Maria Vitelaru. Italia al momento a quota 49 medaglie

Oney Tapia medaglia d'oro nel lancio del disco F11 ai Giochi Paralimpici di Parigi2024. Il 48enne delle Fiamme Azzurre ha trionfato con la misura di 41.92. Argento per l'iraniano Hassan Bajoulvand (41.75), bronzo allo spagnolo Alvaro del Amo Cano (39.60). Per l'azzurro si tratta della quarta medaglia paralimpica, la prima d'oro, dopo i due bronzi di Tokyo e l'argento di Rio.

“Sono davvero contento, nel getto del peso abbiamo sofferto tantissimo e invece ci siamo fatti forza e oggi ci siamo presi la vittoria che ci mancava. Lo sport è questo: si cade, si piange, ci si rialza e alla fine ci si diverte. E oggi mi sono proprio divertito. Purtroppo con la pioggia faccio molta fatica, quindi a inizio gara ho faticato, ma grazie alle indicazioni del mio assistente in pedana ho trovato le misure giuste ed è arrivato l’oro paralimpico che era ciò che mancava nel mio palmarès. Ora la mia bacheca conta un oro, un argento e due bronzi e questo mi riempie di gioia. Questa vittoria è per le mie figlie che dopo la gara nel getto del peso hanno pianto e invece oggi possono gioire con me, ma è anche per ispirare tutti i giovani, che sono fragili e si abbattono ma che da risultati come questo possono imparare che nella vita tutto è possibile e sono loro i padroni del loro destino.”

Luca Mazzone centra il bis e conquista la medaglia di bronzo nella prova su strada di ciclismo H1-2 a Clichy-sous-bois, alle Paralimpiadi di Parigi. Il 53enne pugliese, ieri argento nella crono, ha chiuso in 1:27:58 alle spalle del francese Florian Jouanny, oro, e dello spagnolo Sergio Garrote Munoz, argento. Per il portabandiera azzurro si tratta della decima medaglia paralimpica in carriera.
“C’è sempre una prima volta: in questa occasione è la prima volta, per me, di una medaglia di bronzo alle Paralimpiadi. Non l’avevo mai vinto in sei edizioni a cui ho partecipato. Anche oggi sono andato a medaglia ed è un piccolo record, perché tutte le volte che ho gareggiato sono salito sul podio. Sono veramente soddisfatto. La pioggia non mi ha aiutato, ma i due davanti erano troppo forti oggi e per me questo è un altro grande risultato. Ho fatto il mio, conoscendo la caratura degli avversari non potevo andare oltre. A Parigi sono tanti i ragazzi che lottano per salire sul podio; eppure io, che sono ormai un veterano, riesco ancora a lasciarne dietro qualcuno. Oggi dovevo anche evitare di prendere rischi in previsione di un possibile impiego nel team realy. Insomma, è andata bene”, ha dichiarato Luca Mazzone.

Ancora una medaglia dal ciclismo. Nella H5 femminile, Ana Maria Vitelaru è terza con il tempo di 1:52:27. Oro alla statunitense Oksana Masters (1:52:14), argento alla cinese Bianbian Sun (1:52:25).

L'azzurra, alla sua seconda Paralimpiade, mette al collo la prima medaglia paralimpica della carriera L'altra italiana in gara, Katia Aere, chiude in quinta posizione non riuscendo a confermare il podio di tre anni fa, pagando un ritardo di quasi sette minuti dalla Masters.

Nella scherma, Italia in semifinale nella gara femminile a squadre di fioretto. Al Grand Palais, Bebe Vio Grandis, Andreea Mogos e Loredana Trigilia hanno battuto ai quarti di finale gli Stati Uniti (Ellen Geddes, Victoria Isaacson, Jataya Taylor) 45-16. La semifinale è in programma alle 14.10.

Per il tennistavolo Giada Rossi ha battuto per 3-2, dopo essere rimontata dal 2-0 a 2-2, la polacca Dorota Buclaw nella semifinale del singolare WD1-2 e contenderà la medaglia d'oro alla cinese Liu Jing, che si è aggiudicata le ultime quattro Paralimpiadi.

Un immenso Matteo Parenzan ha conquistato la finalissima per l'oro nel singolare maschile MS6 di tennistavolo ai Giochi paralimpici di Parigi 2024. Nella semifinale contro lo statunitense Ian Seidenfeld, campione paralimpico in carica, non c'è mai stata storia: l'azzurro, che era già certo di una medaglia (sarà la sua prima in assoluto ai Giochi) ha chiuso con uno score di 3 set a 0 (11-7, 11-2, 11-8) senza permettere mai all'americano - che pure a Tokyo 2020 lo sconfisse ai gironi - di entrare in partita. Il 21enne triestino ora è atteso dalla finale per l'oro, che si disputerà domani alle 17 alla South Paris Arena.
"Sono felicissimo ed emozionatissimo perché domani vado di fronte a 6.000 persone, con un grande tifo come oggi, a giocare in una finale paralimpica. È un sogno che avevo fin da bambino, e riuscire ad arrivarci a 21 anni è qualcosa di incredibile". Matteo Parenzan, nella mixed zone della South Paris Arena, è al settimo cielo: già sicuro da due giorni della sua prima medaglia a una Paralimpiade, ha appena raggiunto la finalissima per l'oro nel torneo di singolare maschile MS6 di tennistavolo ai Giochi paralimpici di Parigi 2024, dove domani alle 17 affronterà il tailandese Rungroj Thainiyom, reduce dalla vittoria in semifinale contro il favorito Peter Rosenmeier, pongista danese campione paralimpico a Rio.

La sua semifinale, invece, Parenzan l'ha vinta contro Ian Seidenfeld, che la medaglia d'oro l'aveva vinta a Tokyo. In Giappone il campione in carica aveva battuto anche l'azzurro, che oggi gli ha restituito il 'favore' con un 3-0 senza storia. "Sapevo perfettamente che oggi la partita tecnicamente, tatticamente e mentalmente doveva essere molto forte- ha spiegato il 21enne triestino- L'ho dimostrato fin dall'inizio, anche se ero un po' teso perché una partita così porta grande tensione e pressione. Lui porta sempre un manico molto lungo che non permette di servire corto ma sono stato davvero bravissimo, chirurgico anche nel rispondere ai servizi nei momenti importanti e ad essere forte mentalmente. Che dire, sono felicissimo. Aspettavo questa partita contro Seidenfeld da tre anni: l'avevo segnata sul calendario, è arrivata e mi sono preso quest'occasione vincendo 3-0".

La parabola di Parenzan negli ultimi anni è stata incredibile. Dal 2021 è passato da promessa - fu l'atleta più giovane nella spedizione di Tokyo e portabandiera nella cerimonia di chiusura della sua prima Paralimpiade, chiusa all'ultimo posto ai gironi nel singolare e al nono nel torneo a squadre - a splendida realtà. "Sono arrivato in finale non avendo perso neanche un set fin qui. Questo dimostra che davvero mentalmente sono forte e che abbiamo lavorato benissimo in questi anni", la lucida analisi dell'azzurro.

Al termine del match, Matteo ha esultato mostrando i muscoli "che non ho", scherza. La sua classica esultanza, rivolta alla tribuna, dove c'erano familiari e amici giunti a Parigi per lui: "È un'esultanza che faccio spesso perché insomma mostrare che la partita l'ho vinta con la testa e con la tattica, e non con i muscoli come fanno tanti miei avversari che magari fisicamente stanno molto meglio di me, anche se sono amputati". E questo, ha sottolineato Parenzan, "va a dimostrare a tutti quanti quanto un ragazzo, anche giovane, può fare molto bene nonostante pesi 37 kg".

Matteo è affetto sin dalla nascita da miopatia nemalinica, una malattia neuromuscolare caratterizzata da debolezza muscolare e da ipotonia. La prima racchetta l'ha presa in mano a 8 anni, e domani arriverà la sua prima medaglia paralimpica. Che, oltretutto, sarà di un metallo 'pesante': "Questi significa tantissimo per me, è indescrivibile. I Mondiali mi hanno insegnato molto nell'essere concentrato partita dopo partita e non pensare a quello che succede se vinci o quello che succede se perdi. Giocare, arrivare fino in fondo e cercare di giocare il tennistavolo migliore possibile. Arrivare a questa finale è davvero un onore, voglio davvero solo poter giocare e divertirmi: lo farò con coraggio, senza niente da perdere, per godermi questa esperienza con tutto questo pubblico. È davvero bellissimo: so di aver fatto un percorso devastante fin qui e domani andrò solamente a concludere un'esperienza. Spero di poterlo fare nel modo migliore, ma anche se non arriverà la vittoria sarò comunque felice", ha concluso l'azzurro.