GIOCHI PARALIMPICI PARIGI 2024, GIORNO 6: LE MEDAGLIE PER L'ITALIA DELLA MATTINA

Vengono dal nuoto e portano la firma di Carlotta Gilli e Stefano Raimondi le due medaglie d'oro della sesta giornata dei Giochi Paralimpici Parigi 2024. Gilli ha trionfato nei 200 misti SM3, mentre Raimondi ha vinto nei 100 farfalla S10.

“Mi sono detta di dare tutto quello che avevo e ce l'ho fatta. Tanto era l'ultima gara e non
avevo nulla da perdere. Ho fatto cinque gare, ho vinto cinque medaglie, ho aperto e chiuso con l’oro, quindi direi che posso ritenermi soddisfatta”. Lo ha detto Carlotta Gilli a dopo l'oro nei 200 misti SM13 ai Giochi Paralimpici di Parigi 2024. “In partenza speravo che potesse andare così ma non pensavo, perché c’erano tante avversarie molto forti. Non potevo sottovalutare nessuna, sono arrivate molto pronte e si è visto. Potersi confermare con cinque medaglie, poi qui, con il pubblico, con amici e la famiglia è bellissimo. È bello poterlo condividere con loro”, ha aggiunto l’azzurra. “Voglio dedicare questa medaglia prima di tutto alla mia famiglia che è qui e agli amici che mi seguono da casa. Se sono riuscita a fare quello che ho fatto è anche grazie a loro, perchè la vita dell’atleta non è per niente facile”, ha detto ancora Carlotta Gilli. “In questi giorni ho davvero il telefono intasato, e questo è bellissimo. Sentire l’affetto degli italiani è qualcosa di straordinario. Il messaggio che voglio mandare da qui è quello di buttarsi, di tuffarsi nel nostro caso, perché se è quello che senti dentro niente può impedirti di arrivare o comunque di provarci”, ha concluso la 23enne torinese.

“Oggi è stata particolarmente difficile, sto preparando da due anni questa gara, e oggi avrei voluto fare molto meno, ma va bene così. Nelle finali non sempre si vince facendo i propri migliori e oggi ci ho messo la testa visto che è stata davvero molto dura, con l’ucraino che non si staccava. Non pensavo di riuscire a spuntarla”. Così Stefano Raimondi, oro nei 100 farfalla S10 ai Giochi Paralimpici di Parigi 2024. “Comincia ad essere un bottino particolarmente pesante. Vediamo, ci sono altre due gare, cercheremo di fare bene”, ha aggiunto Raimondi. “Spero davvero che guardandoci tanti ragazzi si possano avvicinare allo sport, perché non è vero che lo sport ruba tempo allo studio, e viceversa. Anzi attraverso lo sport si impara a non mollare mai, a riuscire a superare ogni fatica, a trovare i propri limiti, e soprattutto a porsi degli obiettivi nella vita. Anche lo sport poi ti insegna molto, dal rispetto dei compagni, degli avversari, la disciplina, le regole”, ha concluso l’azzurro.

La prima medaglia della giornata è arrivata dall'atletica. Nel lancio del disco F11 Assunta Legnante conquista l’argento con la misura di 38.01. Oro alla cinese Linagmin Zhang (39.08), bronzo alla connazionale Enhui Xue (37.67).

Il secondo podio porta la firma di Sara Morganti nell’equitazione, terza nell’individuale del Grado I.

È ancora l’atleta toscana a scrivere la storia del paradressage azzurro. Dopo aver messo al collo le due medaglie di bronzo a Tokyo 2020 (in quell’occasione in sella a Royal Delight) l’azzurra si conferma, per di più con un cavallo diverso, ai vertici del dressage paralimpico mondiale. È quello di 74,625 il punteggio percentuale messo a segno dalla regina del paradressage azzurro a Parigi. Una gara molto ben interpretata da una Sara Morganti, in grado di dimostrare la stoffa di campionessa, anche venendo in aiuto di una Mariebelle alla prima esperienza in una Paralimpiade. Un risultato che, naturalmente, consente a Sara e Mariebelle di ottenere il pass per il freestyle di sabato prossimo.

Gara sofferta fino all’ultimo binomio. Morganti e Mariebelle sono usciti dall’arena di gara, realizzata ai piedi della Reggia di Versailles, con un punteggio valido per il secondo posto provvisorio, alle spalle della statunitense Roxanne Trunnel su Fan Tastico H (78,00%), ma quattro binomi sarebbero ancora dovuti entrare in campo. Solo il lettone Rihards Snikus in sella a King Of The Dance è riuscito a fare meglio e con un 79,167% e a conquistare la medaglia d’oro.

È festa per l’Italia dell’equitazione che ha festeggiato la medaglia di bronzo alla presenza del Presidente del Comitato Italiano Paralimpico, Luca Pancalli, del Segretario generale del CIP, Juri Stara e di Simone Perillo, Segretario generale della FISE.

“Non ci posso credere - ha detto Sara Morganti, quando l’ultimo dei 22 binomi del Grado I è uscito dal campo gara di Versailles – e forse sono più incredula di aver vinto questa medaglia che qualunque altra abbia mai vinto nella mia carriera agonistica. Sono felicissima, perché ho notato una certa tensione in Mariebelle ogni volta che mi sono avvicinata nella parte di campo più vicina alla Reggia. Evidentemente – ha aggiunto l’amazzone azzurra - doveva esserci qualcosa che la infastidiva, ma la mia cavalla si è fidata di me, si è tranquillizzata e quindi non posso che ringraziarla. Avere montato Mariebelle qui a Parigi è stato bellissimo ma, allo stesso tempo sono un po’ dispiaciuta di non aver condiviso con Royal Delight questo successo. Mariebelle è giovane ed è giusto che prima o poi la facesse lei questa esperienza. Adesso restiamo concentrati – ha aggiunto Morganti, che ha replicato il terzo posto di Tokyo nella prova tecnica – e pensiamo alle prossime gare. Sono sicura che possiamo fare un’ottima gara a squadre e poi il freestyle è la mia gara preferita…incrociamo le dita”, ha concluso Morganti.

Quasi in contemporanea con il bronzo di Sara Morganti è arrivato quello di Federico Bicelli nel nuoto, che dopo l’oro conquistato ieri nei 400 stile Federico Bicelli vince un prezioso bronzo nei 100m dorso maschili S7. Il 25enne bresciano ha chiuso in 1:12.23. Doppietta ucraina con l’oro per Yuri Shenhur (1:09.51) e argento per Andrii Trusov (1:10.42).

“Sinceramente non mi aspettavo questo bronzo, sono molto contento. Sapevo che gli avversari erano molto forti, e sapevo che i due ucraini erano di un altro pianeta. Sono davvero contento". Lo ha detto Federico Bicelli, bronzo nei 100m dorso S7 ai Giochi Paralimpici di Parigi 2024. “Sono passato sesto, non passo mai troppo forte nel dorso, vengo bene dopo. Il tempo mi soddisfa, e poi più che il tempo la medaglia di bronzo, fantastica!”, ha detto ancora l’azzurro. “Dopo l’oro di ieri ho dormito pochissimo stanotte, ma non ho guardato la medaglia di ieri perchè volevo concentrarmi per oggi e riuscire ad arrivare a questa medaglia che ho voluto tanto, ci abbiamo lavorato tanto”, ha aggiunto il 25enne bresciano. “Sono felicissimo di questo bronzo, me lo godrò, e domani c’è il 50 stile nel quale parto con il quarto tempo, sono vicinissimo al terzo che è il ragazzo che ha vinto oggi, e per me è la gara più complicata”.

Bronzo per Elisabetta Mijno nel Ricurvo Individuale femminile di tiro con l'arco. Nella finale per il terzo posto, la torinese ha superato la mongola Selengee Demberel con il punteggio di 6-2.

L'ultimo podio della giornata arriva dalla scherma e lo conquista Edoardo Giordan nella sciabola maschile categoria A ai Giochi paralimpici di Parigi 2024. Sulla pedana centrale del Grand Palais l'azzurro ha battuto in una finale senza storia terminata 15-7 l'ucraino Andrii Demchuk, campione paralimpico a Rio 2016, prendendosi oltre al podio anche una rivincita: proprio Demchuk, infatti, a Tokyo 2020 lo sconfisse ai quarti di finale per poi perdere, proprio come oggi, la finale per il bronzo.

"È uno dei giorni più belli della mia vita, me lo porterò dentro. Sono quei momenti, quegli attimi che ti porti sempre dietro e quindi me lo voglio godere. Non vedo l'ora di salire sul podio nel momento in cui verrò premiato, perché è stato bello, soprattutto, me lo merito". Lo ha detto Edoardo Giordan, medaglia di bronzo - la prima della scherma a Parigi, e la prima medaglia paralimpica per lui - nella sciabola maschile categoria A ai Giochi paralimpici di Parigi 2024, nella zona mista del Grand Palais subito dopo la finale che lo ha visto trionfare contro l'ucraino Andrii Demchuk, campione paralimpico a Rio 2016.
   Oltre alla soddisfazione per la medaglia, per Giordan c'è anche quella della rivincita: proprio Demchuk, infatti, a Tokyo 2020 lo sconfisse ai quarti di finale per poi perdere, proprio come successo oggi, la finale per il bronzo. E anche una piccola 'vendetta' per il compagno di nazionale Matteo Dei Rossi, che dall'ucraino era stato eliminato poco prima nel corso del terzo round dei ripescaggi.

   "Ho cercato di non far smorzare i tempi al mio avversario perché era quello con cui mi ha fregato a Tokyo. Quindi di mettere sempre stoccata per stoccata, togliendogli il respiro", il racconto di Giordan. "Fortunatamente ha chiesto due video du due stoccate palesemente mie, quindi non ha avuto neanche il modo di spezzare i tempi con i video. È andato tutto alla grande il circolo delle stoccate è stato perfetto e ora mi godo questo bronzo".

La testa, alla fine, ha fatto la differenza. "Sinceramente io ero venuto qua per portarmi a casa una medaglia- ha sottolineato l'azzurro- Puntavo all'oro, penso come tutti gli atleti che entravano stamattina in palestra, ma con questa forma di ripescaggio se perdi puoi ambire alla medaglia di bronzo. Io ho sfruttato l'occasione e mi porto a casa la prima medaglia paralimpica, e la prima non si scorda mai". La giusta ricompensa per un lavoro enorme: "Ci sono un sacco di persone che hanno contribuito a questo, perché io ho un team alle spalle. Il mio preparatore Giuseppe Cerco, il mio maestro Marco Ciari, gli sparring, la mia famiglia, la mia fidanzata, tutti i ragazzi che mi hanno sostenuto dall'inizio alla fine. Se potessi dividere la medaglia pezzetto per pezzetto ne darei una parte a ognuno di loro". Sugli spalti del Grand Palais c'era la famiglia di Edoardo al completo: "È la prima Paralimpiade che vengono a vedere, penso di averli resi fieri".

I Giochi però, non sono ancora finiti: "Adesso innanzitutto mi vado a cambiare perché faccio schifo, è da mezzogiorno che sono tutto sudato ed è stata una giornata faticosissima, e poi cercherò di godermi la medaglia stasera. Dopodiché testa alla spada, perché il 7 abbiamo la gara a squadre e cercheremo di fare bene anche col team".

Anche il tennistavolo è in zona medaglia. Giada Rossi ha centrato l’accesso alle semifinali delle Paralimpiadi di Parigi. Nel singolare di classe 1-2 Ha battuto per 3-0 (11-3, 11-0, 11-6) l’argentina Coty Garrone (n. 6), garantendosi un posto sul podio. Sua prossima avversaria sarà la polacca Dorota Buclaw (n. 5). Matteo Parenzan nel singolare di classe 6 ha battuto nei quarti per 3-0 (11-9, 11-6, 11-9) il cileno Ignacio Torres (n. 5) ed è dunque entrato in zona medaglie. In semifinale affronterà lo statunitense Ian-Philip Seidenfeld, campione a Tokyo 2020.

«Ho preparato molto bene la partita - commenta Parenzan - ieri con Marino Filipas e oggi prima con Massimo Pischiutti e poi di nuovo con Marino. Sapevo di avere di fronte l’atleta più in forma del momento, assieme al danese Peter Rosenmeier, e penso di avere disputato un’ottima partita. Ho cercato di variare lungo e corto sul suo diritto, per poi spostarlo dall’altra parte, facendolo muovere molto e non dandogli punti di riferimento. Essere certo di una medaglia alle Paralimpiadi è un sogno, ma ora devo resettare ciò che ho fatto e pensare alla semifinale fra due giorni. Troverò Seidenfeld, che a Tokyo mi ha sconfitto nel girone, e cercherò di prendermi la rivincita. Lui è molto bravo e domani ci sarà una lunghissima sessione di servizi corti più una serie di altri accorgimenti per disputare al meglio la gara».

Sconfitta per la Nazionale Italiana di sitting volley. 3-0 il punteggio a favore degli Stati Uniti nella terza sfida valida per il girone. L’Italia affronterà ora la Slovenia per il quinto posto.

“Oggi siamo stati in alcune fasi al comando della partita. Soprattutto nel secondo set abbiamo fatto vedere le nostre cose migliori. I finali, purtroppo, non sono stati come speravamo e alcuni dettagli non ci hanno permesso di chiudere i set in nostro favore. C'è un po' di rammarico per questi finali di set, perché la gara avrebbe potuto prendere una piega diversa. Sono però molto soddisfatto; la squadra ha giocato una partita di altissimo livello e mi fido molto di queste ragazze. Mi è piaciuto l’atteggiamento generale della squadra, sia di coloro che sono partite titolari sia di coloro che sono entrate dopo. Oggi sono davvero fiero di loro.

Domani ci aspetta un’altra partita. Dobbiamo continuare a pensare positivo e prepareremo al meglio, in palestra e con i video, la sfida di domani contro la Slovenia. Dovremo scendere in campo con tutta la grinta possibile per giocare una buona partita”, ha dichiarato il tecnico dell’Italia Amauri Ribeiro.

“L’emozione era tantissima ma ho cercato di dare tutto quello che avevo in corpo. Dedico questa medaglia alla mia famiglia in primis, al mio poligono, al gruppo sportivo che mi supporta, alla Unione Italiana Tiro a Segno e al Comitato Italiano Paralimpico”.

Particolarmente emozionata per il risultato raggiunto anche l’allenatrice del tiratore friulano Sabina Mujkic. “Davide è il nostro piccolo grande campione. E’ un ragazzo che si è meritato tutti i successi che ha conquistato in carriera. Ha avuto il pregio di trasformare rabbia, dispiaceri e paura in energia per competere ai massimi livelli concentrandosi sugli allenamenti”.

Nel fioretto di categoria B, bebe Vio Grandis raggiunge la semifinale dopo aver battuto l'ucraina Dolh 15-2.

“L’emozione era tantissima ma ho cercato di dare tutto quello che avevo in corpo. Dedico questa medaglia alla mia famiglia in primis, al mio poligono, al gruppo sportivo che mi supporta, alla Unione Italiana Tiro a Segno e al Comitato Italiano Paralimpico”.

Particolarmente emozionata per il risultato raggiunto anche l’allenatrice del tiratore friulano Sabina Mujkic. “Davide è il nostro piccolo grande campione. E’ un ragazzo che si è meritato tutti i successi che ha conquistato in carriera. Ha avuto il pregio di trasformare rabbia, dispiaceri e paura in energia per competere ai massimi livelli concentrandosi sugli allenamenti”.

Nel fioretto di categoria B, bebe Vio Grandis raggiunge la semifinale dopo aver battuto l'ucraina Dolh 15-2.