Atletica paralimpica, Parigi 2024: Petrillo in semifinale nei 400, Dedaj eliminata nei 100

Risuona l’inno di Mameli allo Stade de France per celebrare la prima medaglia d’oro della Para atletica italiana ai Giochi di Parigi 2024, conquistata nella serata di ieri da Rigivan Ganeshamoorthy nel lancio del disco F52 con tanto di record del mondo.

In pista, Valentina Petrillo centra l’accesso alle semifinali dei 400 T12 con un buon 58.35 che le vale la sesta piazza complessiva: “Il clima all’interno dello stadio è fantastico. In più la pista è bellissima, spinge tanto a livello di grip ed è stupenda anche esteticamente quindi non potrei chiedere niente di meglio. Ho speso più di quello che volevo spendere in termini di energia in questa batteria, ma stasera me la voglio godere e correre per la finale perché stamattina dovevo rompere il ghiaccio, mentre in semifinale mi lascerò trascinare da questo stadio meraviglioso. Il livello è alto, ancora più che al mondiale dello scorso anno, però io sono qui per questo. Ho iniziato a lavorare per Parigi dal giorno in cui ho saputo che non sarei andata a Tokyo e ora finalmente ce l’ho fatta, sono qui. Oggi è la realizzazione del sogno, da questo 2 settembre 2024 non voglio più sentire parlare di discriminazioni perché tante persone soffrono in quanto transgender e desidero che non sia più così: se ce l’ho fatta io nel mio piccolo ce la possono fare tutti.”

Eliminata in batteria l’altra azzurra in gara Arjola Dedaj che, dopo il quarto posto nel salto in lungo in apertura di manifestazione, finisce la propria prova sui 100 T11 all’undicesimo posto in 13.13: “È stata davvero una gara bruttissima e sono ulteriormente amareggiata per come è stata gestita la prova. In allenamento giravo sotto il personale quindi oggi ambivo alla semifinale, che invece non è arrivata. Da metà gara in poi ho avuto l'impressione di cadere a ogni passo e questo aumenta il rammarico perché vedere un tempo simile con quelle impressioni pessime sicuramente significa che la condizione prometteva un risultato migliore. Ad ogni modo sono contentissima di essere qui perché la Paralimpiade è il massimo a cui possa aspirare ogni atleta e arrivarci è la ciliegina sulla torta. I risultati poi incoronano ancora di più questa avventura. Per fare un bilancio della mia esperienza parigina, sicuramente il salto in lungo è stato una bella prova, però non nascondo che tenevo tantissimo anche alla corsa. Sapevo di avere un tempo migliore nelle gambe e quando non lo fai al momento giusto infastidisce perché non si può ripetere la gara.”

Gli Azzurri tornano in gara questa sera con le finali di Maxcel Amo Manu nei 100 T64 e di Oney Tapia nel getto del peso F11. Impegnata nelle semifinali dei 400 T12 Valentina Petrillo alla ricerca del passaggio all’atto finale.

 

Gli Azzurri in gara questa sera

02/0919.50Maxcel Amo Manu100 T64Finale
 20.35Oney TapiaGetto del peso F11Finale
 20.37Valentina Petrillo400 T12Semifi

nale